Ai Laghi di Monticchio
Riflettere sulla linea di San Michele mi ha fatto venir voglia di una passeggiata in un posto caro al mio cuore e legato alla mia vita, dall'infanzia.
Monticchio Laghi ci ha accolto con la solennità delle rovine dell'antica Abbazia di Sant'Ippolito.
Proseguendo la passeggiata, un fascinoso tramonto sul Lago Piccolo ci ha trattenuti ad osservare i riflessi del sole radente.
La vegetazione fa sognare scenari d'Eden: Monticchio, ripulita da poco, è davvero un paradiso in Terra.
Tra le rocce vulcaniche, un'epigrafe che riporta una lirica di Orazio, III 4, ci ricorda la dignità classica di questi luoghi.
Finalmente, ascesi alla Badia di San Michele, osserviamo entrambi i laghi dalle finestre dell'alta chiesa. Il panorama migliore è sul belvedere di san Giovanni Gualberto.
E poi, momento sacro: ho bagnato la fronte alla fonte micaelica, nell'ampia grotta che fa da abside.
Ogni santuario in grotta che si rispetti, se dedicato a san Michele, ha una fonte. Il nostro non fa eccezione.
Ecco la laura. Qui i primi monaci portarono l'antico culto dell'Arcangelo.
Fuori dalla badia, una scala nel muro, una scala irraggiungibile. Fantastico su dove portasse e ripenso alla Scala Climaci.
Di ritorno, il sole cala su Monteverde e io riporto la piccola brigata a casa, verso cena.
Monticchio Laghi, giovedì 4 luglio 2024
Monticchio Laghi ci ha accolto con la solennità delle rovine dell'antica Abbazia di Sant'Ippolito.
Proseguendo la passeggiata, un fascinoso tramonto sul Lago Piccolo ci ha trattenuti ad osservare i riflessi del sole radente.
La vegetazione fa sognare scenari d'Eden: Monticchio, ripulita da poco, è davvero un paradiso in Terra.
Tra le rocce vulcaniche, un'epigrafe che riporta una lirica di Orazio, III 4, ci ricorda la dignità classica di questi luoghi.
Finalmente, ascesi alla Badia di San Michele, osserviamo entrambi i laghi dalle finestre dell'alta chiesa. Il panorama migliore è sul belvedere di san Giovanni Gualberto.
E poi, momento sacro: ho bagnato la fronte alla fonte micaelica, nell'ampia grotta che fa da abside.
Ogni santuario in grotta che si rispetti, se dedicato a san Michele, ha una fonte. Il nostro non fa eccezione.
Ecco la laura. Qui i primi monaci portarono l'antico culto dell'Arcangelo.
Fuori dalla badia, una scala nel muro, una scala irraggiungibile. Fantastico su dove portasse e ripenso alla Scala Climaci.
Di ritorno, il sole cala su Monteverde e io riporto la piccola brigata a casa, verso cena.
Monticchio Laghi, giovedì 4 luglio 2024
Francesco Verderosa