Gaza

Gazam oppidum Palaestinae condiderunt Evei, in qua habitaverunt Cappadoces pristinis cultoribus interfectis.
Vocata autem Gaza eo quod ibi Cambyses rex Persarum thensauros suos posuit, cum bellum Aegyptiis intulisset; Persarum enim lingua thesaurum 'gaza' nominatur.


Gaza, città della Palestina, la fondarono gli Evei, e in essa abitarono i Cappadoci, dopo lo sterminio degli abitanti originari.
Fu chiamata Gaza poiché lì Cambise, re di Persia, collocò i propri tesori quando aveva iniziato la campagna contro gli Egizi; infatti in lingua persiana tesoro si dice "gaza".
Isidoro di Siviglia, Etymologiae

Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.
Mahmoud Darwish

Ho raccolto e associato questi due testi, infinitamente distanti tra loro, per riflettere e non tacere: la guerra non è giusta.
Isidoro dà lo spunto per evidenziare la centralità geopolitica di Gaza, fin dalla sua origine. Il poeta palestinese accosta chi, come me, fa colazione comodo comodo prima di andare alla posta a pagare le bollette, oziando con le metafore, a loro che "mungono le nuvole", metafora potente.
Mi informo, seguo, discuto ma... non capisco.