Il mio principio di legalità

La storia di Bruto è ricca di intrighi e tradimenti, ma anche di coraggio e idealismo. Bruto è principalmente conosciuto per il suo coinvolgimento nell'assassinio di Giulio Cesare, un evento cruciale nella storia dell'antica Roma.

Bruto, il cui nome completo era Marco Giunio Bruto, era un nobile romano e un importante politico dell'epoca. Era discendente del celebre Bruto che, secondo la leggenda, avrebbe cacciato i re e fondato la Repubblica romana. Tuttavia, nonostante questa illustre discendenza, Bruto inizialmente sembrava essere un sostenitore di Cesare.

Giulio Cesare, uno dei più grandi generali e politici di Roma, aveva preso il potere e instaurato una forma di governo autocratico. Anche se alcuni lo adoravano come un eroe che portava stabilità e prosperità a Roma, molti altri vedevano Cesare come un despota che minava le istituzioni repubblicane.

Bruto, forse influenzato dai suoi ideali repubblicani e dalla sua convinzione nell'importanza della libertà e dell'autogoverno, si unì a una congiura contro Cesare. Il 15 marzo del 44 a.C., conosciuto come le Idi di marzo, Bruto e altri congiurati assassinarono Cesare nel Teatro di Pompeo.

Il gesto di Bruto, sebbene motivato da ideali repubblicani, scatenò una serie di eventi che portarono alla fine della Repubblica romana e all'ascesa dell'Impero. La morte di Cesare portò alla guerra civile e, alla fine, al consolidamento del potere da parte di Ottaviano, il futuro Augusto.

Nonostante il suo ruolo nell'uccisione di Cesare, Bruto è stato spesso idealizzato come un difensore della libertà e della repubblica contro il tirannicidio. La sua figura è stata oggetto di numerose opere letterarie e artistiche nel corso dei secoli, con alcune rappresentazioni che lo dipingono come un eroe tragico, mentre altre lo condannano come un traditore.

Noi siamo Eutropio . Il mio principio di romanità 
prof. Francesco Verderosa