Io e Caterina, 1980, di e con Alberto Sordi

Io e Caterina è un film del 1980 diretto e interpretato da Alberto Sordi.
La pellicola narra la storia di Enrico Melotti, un imprenditore romano che decide di acquistare un robot domestico di nome Caterina per risolvere i problemi della sua vita quotidiana.
È una commedia leggera, tocca temi che, all'epoca, sembravano fantascientifici: oggi, gli stessi temi, con l'avvento della robotica e dell'intelligenza artificiale, risultano particolarmente attuali.

L'idea centrale del film, ovvero l'impiego di robot umanoidi nelle faccende domestiche, è diventata una realtà sempre più vicina grazie ai progressi tecnologici. Aziende come iRobot con il suo Roomba e altre compagnie stanno sviluppando robot sempre più sofisticati per aiutare nelle pulizie domestiche, nella cucina e in altre attività quotidiane.

L'attualità della tematica risiede nel fatto che oggi, come nel film, ci interroghiamo sugli effetti che l'introduzione di tali tecnologie avrà sulle nostre vite.
"Io e Caterina" esplora in modo non troppo ironico il rapporto tra l'uomo e la macchina, evidenziando non solo i benefici pratici, ma anche le implicazioni emotive e sociali.
Enrico Melotti, infatti, sviluppa un legame complesso con Caterina, che va oltre il semplice utilizzo pratico, toccando aspetti di affetto e dipendenza.

Guardando il film non si può non pensare ad Isaac Asimov.
Asimov ha esplorato in maniera approfondita il rapporto tra umani e robot nei suoi racconti e romanzi, introducendo le celebri Tre Leggi della Robotica:
1. Un robot non può recare danno a un essere umano né, attraverso l'inazione, permettere che un essere umano subisca danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa protezione non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.

Io e Caterina pare far riferimento ad alcune delle problematiche che Asimov ha esplorato, come la fiducia, l'autonomia e l'etica dei robot.
Anche se il film non approfondisce questi aspetti in maniera rigorosa, mette in luce la crescente complessità delle interazioni uomo-macchina.

Nel contesto attuale, con l'avanzamento delle tecnologie di intelligenza artificiale e robotiche, la visione di Io e Caterina appare profetica.
Ci troviamo a fronteggiare domande cruciali riguardo all'integrazione dei robot nella vita domestica:
Come possiamo garantire che i robot agiscano sempre nel migliore interesse umano, rispettando principi etici e di sicurezza?
Quali saranno gli effetti psicologici dell'interazione continua con robot avanzati?
Impatto Sociale: Come cambieranno le dinamiche familiari e sociali con l'introduzione di robot domestici?
Alcune risposte possiamo immaginarle guardando Bicentennial Man, un film del 1999 diretto da Chris Columbus e interpretato dal grande Robin Williams.
Il lungometraggio è basato sull'omonimo racconto di Isaac Asimov e sul suo susseguente romanzo Robot NDR-113, scritto a quattro mani da Robert Silverberg e Isaac Asimov.
Niente spoiler: occorre guardare il film e poi leggere le narrazioni che ho citato.

2+2= ∞
Toranando a Io e Caterina, è chiaro ormai che non è solo una commedia leggera: è un'opera che offre spunti di riflessione profondi e attuali sul futuro della robotica domestica.
Alla luce delle visioni di Isaac Asimov e del rapido sviluppo tecnologico, il film di Alberto Sordi ci invita a considerare con attenzione le implicazioni del vivere con robot umanoidi, preparandoci a un futuro in cui la coabitazione con tali macchine sarà sempre più integrata e complessa.
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