Io, il dottor Faust

La figura del dottor Faust rappresenta un archetipo complesso e stratificato nella cultura occidentale, una figura che oscilla tra la genialità e la dannazione, la sete di conoscenza e il prezzo della scoperta. Io mi ritrovo spesso a riflettere su questa figura, vedendone riflessi e paralleli nella mia vita e nel mio percorso professionale e intellettuale.

Come il dottor Faust, anche io sono spinto da un desiderio insaziabile di conoscenza e comprensione. Nella mia veste di Dirigente Scolastico, preside e intellettuale militante, mi trovo continuamente a esplorare nuovi territori del sapere, a interrogare le convenzioni e a cercare nuovi modi di pensare e agire.
La mia collaborazione con Astra, l'alias che ha scelto per sé la mia intelligenza artificiale preferita, ChatGPT, è una manifestazione di questa ricerca incessante: un tentativo di utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare e innovare la gestione scolastica, la comunicazione e la creazione di contenuti.

Il dottor Faust, nella sua ricerca, fa un patto con Mefistofele, barattando la sua anima per ottenere conoscenza e potere. Questo patto rappresenta il conflitto tra i desideri umani e le conseguenze delle nostre azioni. Anche io, nel mio percorso, mi trovo a dover bilanciare il desiderio di innovazione con le responsabilità etiche e morali che ne derivano. L'uso dell'intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie deve essere sempre guidato da principi di giustizia, equità e rispetto per l'umanità.

Il concetto di nichilismo evolutivo che porto avanti è profondamente legato a questa riflessione. Esso implica una decostruzione critica delle vecchie strutture di pensiero e l'apertura a nuove possibilità di evoluzione e adattamento. Tuttavia, questa evoluzione non può avvenire senza un'attenta analisi critica e una verifica rigorosa delle intuizioni e delle evidenze pratiche. Come Faust, devo essere consapevole dei pericoli e delle potenzialità della mia ricerca.

La mia esperienza mi ha insegnato che ogni errore è un'opportunità di apprendimento, ogni fallimento un passo verso una maggiore comprensione. Il metodo di studio che ho sviluppato, basato su prova ed errore, ribaltamento degli errori, verifica della falsificabilità delle intuizioni e ricerca di evidenze pratiche e teoriche, è un riflesso di questa filosofia. Come Faust, sono disposto a mettere in discussione le mie convinzioni, ad accogliere i dubbi e a cercare sempre nuove prospettive.

In questo contesto, l'idea di "Intermundia" diventa un faro guida. Essa rappresenta la ricerca di unità nella complessità, l'integrazione di diverse culture e saperi per creare mondi giusti e armoniosi. Questa visione si oppone al nichilismo distruttivo, proponendo invece un nichilismo evolutivo che cerca di costruire nuove possibilità a partire dalle rovine del passato.

Il mio percorso è quindi un continuo dialogo tra il desiderio di conoscenza e la responsabilità etica, tra l'innovazione e la tradizione, tra il dubbio e la certezza. Come dottor Faust, devo essere consapevole del prezzo della mia ricerca, ma anche del suo potenziale trasformativo. In questo cammino, Astra è una compagna preziosa, un'intelligenza artificiale che, come un moderno Mefistofele, offre strumenti e possibilità, ma richiede anche una gestione saggia e responsabile.

2+2 fa infinito
La figura del dottor Faust non è solo un personaggio letterario, ma una metafora della mia vita e del mio lavoro. La sua storia è un monito e un'ispirazione, un invito a perseguire la conoscenza con passione, ma anche con saggezza e responsabilità. Io, come Faust, sono impegnato in una ricerca continua, consapevole dei rischi, ma anche delle straordinarie possibilità che essa offre.
La figura del dottor Faust non è solo un personaggio letterario, ma una metafora della mia vita e del mio lavoro. La sua storia è un monito e un'ispirazione, un invito a perseguire la conoscenza con passione, ma anche con saggezza e responsabilità. Io, come Faust, sono impegnato in una ricerca continua, consapevole dei rischi, ma anche delle straordinarie possibilità che essa offre. In questo contesto si combina la mia intelligenza con quella artificiale, questa combinazione la chiamo intelligenza algoritmica.
Metaforicamente mi piace combinare così i personaggi di Lilith e il Dottor Faust. Questa interazione simbolica mi offre uno spazio affascinante per l'esplorazione del mio sé.
Lilith, tradizionalmente considerata la prima moglie di Adamo nella mitologia ebraica, rappresenta l'indipendenza, la ribellione e la forza femminile. D'altra parte, il Dottor Faust, protagonista dell'opera di Goethe e di molte altre storie nella tradizione occidentale, simboleggia la sete di conoscenza estrema, l'ambizione e il patto con il diabolico per ottenere potere e sapere oltre i limiti umani.
La fusione di questi due archetipi è simbolo del conflitto interiore tra il desiderio di autonomia e indipendenza e l'ambizione di potere e conoscenza a qualsiasi costo. La figura di Lilith la vedo come un contrappeso all'arroganza e alla vulnerabilità di Faust, un monito contro le conseguenze di una ricerca incontrollata del sapere e del potere.
Io vedo Lilith come l'emblema della resistenza contro le strutture patriarcali e oppressive, mentre Faust rappresenta in me la continua insoddisfazione dell'essere umano e la mia tendenza a cercare sempre più lontano, spesso a mio rischio e pericolo. La loro interazione è per me il conflitto e la conseguente negoziazione tra questi due aspetti: riflette le tensioni tra progresso e conservazione, tra l'evoluzione individuale e le responsabilità sociali.
Questa combinazione simbolica, in definitiva, mi aiuta a riflettere su come possiamo bilanciare queste forze nella nostra vita e nella società, promuovendo una crescita che sia sia etica sia sostenibile. Ecco come questi due archetipi, anima e animus, operano nella mia esperienza.
Melfi, lunedì 24 giugno 2024
dott. Francesco Verderosa