Mito, arte, scienza e conoscenza

Ecco questo è il punto attuale: dove siamo adesso, cosa succederà fra cento o duecento anni non lo si può sapere, ma questa è la storia, condensata e raccontata in maniera semplice, di quello che è successo dall’inizio del mondo a oggi. La storia di cui tutti i miti ambivano ad essere delle rappresentazioni. Le mitologie sembravano eccezionali perché non c’era altro. Oggi invece si aggiungono alla verità scientifica. I miti sono bellissimi e una volta anche utili, ma oggi non rappresentano che un residuo storico: come è fatto il mondo e come si è giunti a questo punto lo può dire solo la scienza. Noi sappiamo moltissime cose, ma questo non ci impedisce di sognare, di immaginare; infatti leggiamo libri, romanzi, storie di bambini che diventano principi o di ranocchi che diventano imperatori; è un lato divertente, consolatorio, che ci edifica, ma non è la verità. È il luogo dell’arte di tutti i tipi e di tutti i tempi (scritta, raffigurata in musica, in danza, nel cinema) che ci rende la vita più piacevole. Anche in futuro, dal punto di vista delle conoscenze, non ci discosteremo mai molto dal discorso che ho riassunto: certamente cambieranno molte cose, ma è bene non disprezzare ciò che abbiamo imparato, e soprattutto non gettarcelo alle spalle, non dite “tanto c’è qualcuno che lo saprà”, perché se c’è qualcuno che sa qualcosa che noi non sappiamo, l’adoprerà contro di noi. Questo è certo.
Quindi occorre dire: io voglio sapere da me come stanno le cose, le voglio studiare, le voglio leggere, ci voglio pensare, perché io voglio essere protagonista della mia vita e del mondo circostante. 
Edoardo Boncinelli, La storia di tutte le storie