Nemoralia

sabato, 17 agosto 2024

Presso le rive del Lago di Nemi, le rovine del santuario di Diana Nemorensis sono testimoni di un antico culto estivo. Durava tre giorni, a partire dalle Idi di agosto, dal 13 al 15 agosto. Il sincretismo cristiano ha conservato per noi questa festa che celebrava la luna e le notti d'estate.
Poeti antichi, Ovidio, Properzio, Stazio, evocano nei loro versi immagini di donne che camminano verso il lago alla luce delle torce. La luna si specchiava con i fuochi nelle acque oscure, celebrando l'unione di ciò che è occulto, profondo, nelle acque e ciò che è luminoso e viene dall'alto.
La suggestione delle barche che dalla riva settentrionale navigavano verso sud illuminando il lago di fede e di festa.
Secoli passano, restano donne, restano uomini, bambine e bambini a celebrare l'estate, la luna, la natura.
Lungo le spiagge, sui monti, per le vie illuminate ieri i Nemoralia, oggi il Ferragosto rinnovano i cicli. Sentiamo meno il tempo della raccolta, godiamo sempre la pausa, a volte con un pizzico di nostalgia mai pronti del tutto a riprendere il lavoro, le opere, come dicevano gli antichi.
La triplice dea, come ragazza, luna crescente, come donna luna piena, come vecchia, luna calante, questo segnava: la pienezza del tempo.
Stazio cantò le tre nature di Diana, Cielo, Terra e Inferi, evocando Sirio, il segugio stellare, poi il bosco sacro del Rex Nemorensis e infine Ecate, il volto oscuro della dea.

Tempus erat caeli cum torrentissimus axis
incumbit terris ictusque Hyperione multo
acer anhelantis incendit Sirius agros.
iamque dies aderat profugis cum regibus aptum,
fumat Aricinum Triviae nemus et face multa
conscius Hippolyti splendet lacus; ipsa coronat
emeritos Diana canes et spicula terget
et tutas sinit ire feras, omnisque pudicis
Itala terra focis Hecateidas excolit idus.

Era il tempo, la stagione, in cui l'asse del cielo più torrenziale incombe sulle terre e Sirio, stella d'estate, colpito dal Iperione, sole e titano, incendia i campi che ansimano.
E ormai sopraggiungeva la luce del giorno associato ai re fuggitivi. Fuma il bosco di Aricia per Ecate Trivia e il lago splende di molte fiaccole per Ippolito, consacrato ad Artemide. Diana in persona corona i cani veterani e congedati e pulisce le punte di lance e frecce e consente di girare al sicuro le belve- durante i Nemoralia la caccia è sospesa - e le Idi di Ecate celebrano la terra Italica con i fuochi.

Ed eccoci alla fine di una notte d'agosto, il cerchio si chiude tra i fuochi di una volta sul lago di Nemi ai nostri festaioli e nostalgici falò sulla spiaggia.
Guarderò a lungo la luna rossa, stasera, fantasticando sui re fuggiaschi.
Francesco Verderosa