Un'indiana nell'antica Pompei

Napoli, lunedì 9 settembre 2024
Una piccola statua, persa tra le teche del Museo Archeologico di Napoli, evoca antichi viaggi. Essa rappresenta la dea indiana della prosperità oppure una delle 36 Yakshi, spiriti femminili della fertilità.
L'ho notata quasi per caso: la diversità dello stile orientale, tra tanta classicità, ha attirato la mia attenzione, tanto che ora è l'immagine che ricordo meglio, accanto ad Eraclito, Ercole a riposo e i Tirannicidi, studiati anni fa.
La suggestione mi ha spinto a cercare. Faticoso addentrarsi nella letteratura sanscrita.
Tra nomi esotici e complicati mantra da recitare, queste fate arboree orientali esaudiscono i desideri, mettono alla prova chi le incontra e a volte si innamorano e per questo vengono punite dagli dei.
Vengo a sapere così dell'esistenza del Kathasaritsagara, l'Oceano dei flussi di storie, una raccolta di racconti legati in una serie di storie madri, grandi racconti che fanno da cornice, come nelle Mille e una notte, ma più complicato.
Le storie scaturiscono l'una dall'altra e da quello che ho potuto leggere, credo che nell'Oceano di flussi di storie ci sia materiale letterario tale da trascorrere la vita a leggere all'ombra di un fico.
yakshipng